Il Satyricon parte XXIX
EUMOLPO. «Quand’ero militare in Asia agli ordini di un questore, mi ospitò una famiglia di Pergamo. Siccome mi trovavo benissimo
EUMOLPO. «Quand’ero militare in Asia agli ordini di un questore, mi ospitò una famiglia di Pergamo. Siccome mi trovavo benissimo
Al termine di questo sproloquio, mi cingo la spada al fianco e, per evitare che la debolezza fisica comprometta l’esito
Non avevamo dietro nemmeno una torcia che ci illuminasse la via, né il silenzio della notte ormai a metà del
«Ad ogni modo, come gli dèi han voluto, in quella casa divenni io il padrone, e il mio signore faceva
Che cosa potevamo fare, noi poveri diavoli, chiusi in quel labirinto di nuovo genere, se non vedere un bagno caldo
Non avevo ancora finito di parlare, che Trimalcione riattacca: «Possano tutte le mie ricchezze, e non la pancia, smettere di
«Ma dimmi un po’, Gaio, te ne prego, com’è che Fortunata non è della partita?». «Come? Non lo sai» gli
Noi rimaniamo senza fiato come se fossimo convinti e, baciando la tavola, imploriamo le creature della notte di restare nelle
E dopo che tutti si sono scambiati l’augurio di stare bene nell’anima e nel corpo, Trimalcione si gira verso Nicerote
Finita questa filippica, Gitone, che se ne stava accucciato ai miei piedi, scoppiò anche lui in una risata sguaiata dopo