Il Satyricon parte XLIX
Cominciai a dimenarmi freneticamente nel letto, come se avessi avuto tra le braccia il mio amore. * «Non me soltanto
Cominciai a dimenarmi freneticamente nel letto, come se avessi avuto tra le braccia il mio amore. * «Non me soltanto
Ma lei, battendo forte le mani, mi urlò: «Razza di criminale, e hai anche la faccia tosta di parlare? Tu
Rabbrividii atterrito da tutte quelle incredibili promesse e cominciai a osservare con maggiore attenzione la vecchia. * «Avanti» esclama Enotea,
Finita la declamazione, chiamo Gitone e gli faccio: «Ma dimmi un po’, caro fratellino, in tutta coscienza: quella notte che
Il giorno dopo, essendomi alzato senza più alcun disturbo di natura fisica e psicologica, mi recai di nuovo in quello
ENCOLPIO A GITONE. «Mi devi credere, caro fratellino mio, ma mi sembra di non essere nemmeno più un uomo, di
Estasiata dal mio madrigale, la donna sorrise in maniera così soave da sembrarmi la luna quando fa capolino da una
Allora l’immane contagio colpisce anche gli dèi. E il cielo stesso fugge impaurito. Ed ecco che la mite schiera dei
Disse così, e volendo alla destra unire la destra, col gesto squarciò la terra aprendovi un baratro enorme. Allora la
EUMOLPO. «Cari ragazzi miei, non sapete quanti la poesia ne ha illusi. Infatti basta che uno metta insieme un verso