Mar 202017
 

MADAME DE SAINT-ANGE, EUGÉNIE, IL CAVALIERE, DOLMANCÉ, AUGUSTIN.

SAINT-ANGE: In verità, fratello mio, il tuo amico è proprio un libertino.

IL CAVALIERE: Non ti ho mica ingannato presentandotelo per tale.

EUGÉNIE: Sono convinta che non ne esiste uno uguale al mondo… Mia buona amica, è meraviglioso! Vediamolo spesso, ti prego.

SAINT-ANGE: Bussano… Chi può essere?… Avevo vietato l’ingresso… Deve essere qualcosa d’importante… Cavaliere, ti prego, guarda chi è.

IL CAVALIERE: È Lafleur con una lettera; si è subito ritirato, dicendo che ricordava perfettamente gli ordini ricevuti, ma che la cosa gli era parsa tanto importante quanto urgente.

SAINT-ANGE: Vediamo chi è… Ma è vostro padre, Eugénie!

EUGÉNIE: Mio padre!… Siamo perdute!…

SAINT-ANGE: Leggiamo prima di scoraggiarci. (Legge): «Ci credereste, mia bella signora? La mia insopportabile sposa, allarmata dal viaggio di mia figlia a casa vostra, parte proprio adesso per venirla a riprendere! S’immagina un sacco di cose… che poi, in fin dei conti, sono cretinate: se solo supponesse quanto in realtà accade! Vi prego di punirla rigorosamente per questa impertinenza; l’ho già punita ieri per una cosa simile, ma la lezione a quanto pare non è servita. Datele addosso di santa ragione! Ve lo chiedo come favore personale, e state tranquilli che non vi denuncerò, qualsiasi mezzo usiate… È troppo tempo che questa sgualdrina mi secca… che insomma… Mi capite? Qualsiasi cosa farete, sarà ben fatto; è quanto posso dirvi. Arriverà poco dopo la mia lettera; state dunque pronti. Addio; vorrei essere dei vostri. Non rispeditemi Eugénie se non ben istruita, ve ne scongiuro. Voglio lasciarvi cogliere le primizie, ma vi assicuro che avrete lavorato un po’ anche per me». Ebbene, Eugénie, vedi che non c’è di che aver paura? È proprio una donnina insolente!

EUGÉNIE: La puttana!… Cara mia, dal momento che il mio papà ci dà carta bianca, bisogna ricevere questa sgualdrina come si merita, ti scongiuro!

SAINT-ANGE: Baciami, cuore mio! Che gioia vederti in questo stato d’animo!… Sta’ tranquilla; ti dico che non la risparmieremo. Volevi una vittima, Eugénie? eccone una offerta a te dalla natura e dal destino!

EUGÉNIE: Come godremo, cara mia, come godremo! Te l’assicuro.

SAINT-ANGE: Non vedo l’ora di sapere come accoglierà questa notizia Dolmancé!

DOLMANCÉ (rientrando con Augustin): Magnifico, signore! Non ero così lontano da voi da non potervi sentire: so tutto… La signora de Mistival sta per arrivare a proposito… Siete proprio decisa, spero, a rispettare i desideri del marito?

EUGÉNIE (a Dolmancé): A rispettarli?… a oltrepassarli, caro mio!… Ah, che si sprofondi la terra sotto di me se mi vedrete debole, a qualunque atrocità condannerete quella troia!… Caro mio, incaricati di dirigere tutto, te ne prego!

DOLMANCÉ: Lasciate fare a me e alla vostra amica; voialtri obbedite soltanto a quel che vi diciamo… Che insolente! non ho mai visto nulla di simile!…

SAINT-ANGE: Così inopportuna!… Ebbene, ci rimettiamo un po’ più decentemente per riceverla?

DOLMANCÉ: Al contrario; è bene che nulla, appena entrerà, le impedisca di esser certa del modo in cui facciamo passare il tempo a sua figlia. Restiamo tutti così scomposti.

SAINT-ANGE: Sento dei passi; è lei. Su, Eugénie, coraggio! Ricordati bene i nostri principii… Sacriddio, che scena deliziosa!…

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