Feb 242018
 

Nei primi tre giorni seguenti al matrimonio, l’uomo e la donna dormiranno sul pavimento, astenendosi dai piaceri sessuali, e mangeranno cibi conditi con molte spezie e sale. I sette giorni seguenti faranno il bagno al suono di gioiosi strumenti musicali, si abbiglieranno, mangeranno insieme e accoglieranno con cortesie i parenti e le persone che avranno assistito al matrimonio. Questo modo di condursi è comune alle persone di tutte le caste. La sera del decimo giorno l’uomo comincerà a parlar dolcemente alla giovane sposa, da solo a sola, in modo da ispirarle confidenza. Alcuni autori pretendono che, per conquistarsi il cuore di una fanciulla, l’uomo non debba parlare per i primi tre giorni interi, ma i discepoli di Babhravya osservano che, se un uomo se ne sta tutto muto per tre giorni, v’è da temere che la sposa si stanchi di vederlo inerte come un pezzo di legno, e, spoetizzata, finisca col disprezzarlo, quasi fosse un eunuco. Vatsyayana ritiene che l’uomo debba immediatamente cominciare a guadagnarsi la fiducia della sposa, ma che da principio debba astenersi dai piaceri sessuali. Le donne, essendo di natura dolce, preferiscono esser prese con dolcezza, e se son costrette a subire un tale brutale assalto di un uomo che appena conoscono, talvolta ciò fa nascere in loro un disgusto per l’atto sessuale che può anche estendersi al sesso maschile in generale. Perciò, l’uomo deve avvicinarsi alla giovane sposa con tutti i riguardi che lei desidera, e dovrà usare tutti i mezzi più idonei ad ispirarle una fiducia sempre maggiore. Così per la prima volta l’abbraccerà nel modo che più gli piacerà, purché non sia a lungo, e le abbraccerà le parti superiori dei corpo come cosa più facile e più semplice. Se la ragazza è già di una certa età o l’uomo la conocsce da qualche tempo, potrà anche abbracciarla allume di una lampada; ma se non la conosce bene, o se la fanciulla è molto giovane, dovrà abbracciarla al buio. Quando la giovanetta avrà acconsentito all’abbraccio, l’uomo le porrà in bocca un tambula, o pezzetto di noce di betel, o qualche foglia di betel, e se lei rifiuta, egli dovrà persuaderla con dolci parole, con preghiere, con giuramenti, poi si inginocchierà ai suoi piedi, perché è provato che, per quanto ombrosa e irritata una donna possa essere, non è mai intrattabile quando vede un uomo ai suoi piedi. Nel momento in cui le darà questo tambula, le bacerà dolcemente e con grazia la bocca, senza emettere nessun suono. Ottenuto tale primo risultato, procurerà di farla parlare, e ve la costringerà rivolgendole domande su cose ch’egli non conoscerà o fingerà di non conoscere e tali da non richiedere altro che brevi risposte. Se lei non parla, non dovrà rimproverarla e tanto meno bruscamente, ma, con modi graziosi, dovrà ripetere le domande; se ancora continua a non rispondere, insisterà coraggiosamente perché, osserva Ghotakamukha, «tutte le ragazze ascoltano ciò che gli uomini dicono loro, senza rispondere con una sola parola». Dinanzi all’insistenza, la giovanetta finirà col rispondere con un moto della testa, mentre se l’uomo la sgridasse bruscamente non ne otterrebbe neanche questo cenno. Quando l’uomo le domanderà se le piaccia e se sia amato, lei tacerà lungamente; infine, costretta dall’insistenza, finirà di accennare di sì con la testa. Se l’uomo già la conosceva prima del matrimonio, dovrà intrattenersi con lei alla presenza di un’amica che faccia da intermediaria e che, avendo la confidenza dei due, manterrà la conversazione delle due parti.
In questo caso la fanciulla sorriderà, tenendo la testa bassa; e se l’amica dirà più di quanto lei desideri, la sgriderà e litigherà con lei. L’amica dirà forse anche qualcosa che la fanciulla non avrebbe voluto fosse detta, aggiungendo: «Lei ha detto…». Al che protesterà esclamando: «Non è vero! Non ho detto questo!» ed allora sorriderà e getterà sull’uomo un furtivo sguardo.
Se la fanciulla è già familiarizzata con l’uomo che ha sposato, gli metterà vicino il tambula, l’unguento, o la ghirlanda che lui potrà aver chiesto, o anche potrà nasconderli nei suoi abiti di sopra. Allora l’uomo toccherà i suoi giovani seni, praticando la pressione sonora con le unghie, e se lei tenterà di trattenerlo, le dirà: «Non lo farò più se m’abbraccerai», inducendola in tal modo ad abbracciarlo. Mentre così lei lo abbraccerà, egli le passerà la mano su tutto il corpo, poi, molto dolcemente, se la farà sedere sulle ginocchia, procurando sempre più di conquistare il suo consenso. Se non volesse cedere, potrà anche tentare di spaventarla dicendole: «Guarda che lascerò il segno dei miei denti e delle mie unghie sulle tue labbra e sui tuoi seni; e io stesso farò sul mio corpo simili segni e poi affermerò che sei stata tu a farmeli. Che cosa dirai allora?». In questo modo, press’a poco, nascono la confidenza e il timore nell’animo di una fanciulla, e l’uomo potrà ottenere così ciò che desidera.
La seconda o la terza notte, quando la confidenza sarà maggiore, le toccherà tutto il corpo con le mani e la bacerà tutta; porrà le mani anche sulle cosce e le praticherà un piccolo massaggio, e, se gli sarà possibile, le farà il massaggio anche all’attaccatura delle cosce. Ella tenterà forse di impedirglielo, ma egli cercherà di persuaderla dicendole: «Che male c’è in questo?» e l’indurrà a lasciarlo fare. Riportato questo piccolo trionfo, potrà allora toccarle le parti segrete, le scioglierà la cintura, gli abiti e, rialzandole le vesti, le farà un massaggio sulle cosce, ma questa volta nude. Tutte queste cose dovrà farle con dei pretesti, ma non dovrà cominciare un vero amplesso. Dovrà prima insegnarle le sessantaquattro arti, parlarle del suo amore e di tutte le speranze che per lungo tempo ha accarezzato nel desiderio di farla sua. Le prometterà di esserle sempre fedele, dissiperà la sua timidezza, farà di tutto per possederla.

Questo è il modo di conquistare la fiducia di una ragazza, ed ecco il testo di alcuni versetti scritti su questo argomento:

Un uomo che si comporta secondo le inclinazioni di una fanciulla, deve tentare di familiarizzarla in modo che possa amarlo concedendogli tutta la sua confidenza. Non è possibile riuscirci, né secondando totalmente l’inclinazione della giovane, né opponendovisi del tutto, ma solo usando un mezzo termine. E colui che sa farsi amare dalle donne, sa tutelare il loro onore conquistandosi la loro fiducia, può essere sicuro di un amore costante. Ma chi trascura una ragazza perché gli sembra troppo timida, non ottiene se non il suo disprezzo, venendo da lei considerato come una bestia che non sa governare lo spirito di una donna. D’altra parte, una ragazza posseduta con la violenza da un uomo che non sa conoscere il cuore femminile, diviene nervosa, inquieta, triste, e finisce presto col detestare l’uomo che l’ha presa a viva forza. Allora, sentendosi incompresa nel proprio amore e non corrisposta, si lascia cogliere dalla disperazione, diventando nemica del sesso maschile, oppure, se per caso detesta solo e in particolar modo suo marito, finisce col cercare altri uomini.

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